Le sfide della ricerca corrente in IZSTO


Orario: 9.00 – 13.30
Crediti ECM: 4
Partecipazione gratuita
Le iscrizioni vengono accettate in ordine di arrivo e fino all’esaurimento degli 80 posti disponibili.
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L’IZSTO premiato al Food Integrity 2017

Sicurezza, qualità ed innovazione in ambito alimentare: questi i principali argomenti trattati al Food Integrity 2017, svoltosi a Parma il 10 e l’11 maggio. All’evento hanno partecipato imprese, istituzioni nazionali ed europee attivamente coinvolte nella lotta alle frodi alimentari. Tra i quasi 100 lavori presentati in forma di poster, lo studio del Laboratorio di Genetica e Immunobiochimica dell’Istituto dal titolo “Comprehensive Assessment of DNA Quality for Accurate Quantitative Meat Food Speciation” (autori: Diego Cravero, Francesco Cerutti, Maria Grazia Maniaci, Paola Barzanti, Sonia Scaramagli, Sara Martorello, Maria Vittoria Riina, Francesco Ingravalle, Pier Luigi Acutis, Simone Peletto), sull’identificazione genetica di specie in prodotti a base di carne, è stato giudicato il migliore. Il metodo proposto, basato su un’analisi qualitativa e quantitativa del DNA mediante real time PCR, permetterà di rilevare la presenza di specie animali non dichiarate in diversi tipi di alimenti quali carne tritata, ripieno per pasta, ragù etc. e di verificare la corrispondenza degli ingredienti a quanto riportato in etichetta.
La lotta alle frodi alimentari rappresenta uno dei principali obiettivi del nostro Istituto che da sempre si fa garante della sicurezza degli alimenti anche grazie allo sviluppo di metodiche innovative, a supporto delle Autorità Competenti, per tutelare la salute dei consumatori. A dimostrazione di ciò i nostri laboratori sono stati posti “in prima linea” durante lo scandalo carne di cavallo, designati dal Ministero della Salute per effettuare i controlli sulle preparazioni di carne nell’ambito del piano di monitoraggio per presenza di carne di cavallo negli alimenti, coordinato dalla Commissione Europea. Recentemente inoltre il nostro Istituto è stato anche indicato come referente per l’Italia, presso la Food Fraud Unit, per le frodi in campo ittico.
5 PER MILLE: SOSTIENI LA RICERCA DELL'IZSTO

5 PER MILLE: SOSTIENI LA RICERCA DELL'IZSTO
5 PER MILLE: SOSTIENI LA RICERCA DELL'IZSTO 2017

Anche per quest'anno la Legge Finanziaria consente di sostenere la ricerca attraverso la destinazione del 5 per mille dell'imposta IRPEF a enti sanitari. Con la prossima dichiarazione dei redditi puoi sostenere la ricerca sanitaria dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta.
Destinare il 5 per mille delle imposte dovute allo Stato al nostro Istituto è semplice, non comporta nessuna spesa aggiuntiva e si affianca all'8 per mille destinato agli enti religiosi. Basta una firma nell’apposita sezione del mod. 730, del modello UNICO o del modello CUD ed aggiungere il codice fiscale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta: C.F. 05160100011.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, da ormai 100 anni, fornisce servizi per difendere la salute del cittadino attraverso ricerche, analisi di laboratorio e monitoraggi utili per garantire il controllo dell’ambiente, degli alimenti e del benessere animale.
Con i proventi del 5 per mille ricevuti a partire dall’anno 2007 L’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta ha potuto sviluppare i progetti:
- “Indicatori fisiologici oggettivi per la valutazione del benessere di galline ovaiole di diverso genotipo allevate con sistemi tradizionali e alternativi” (2007-2008)
- “Realizzazione di un portale Web per la sicurezza alimentare” (2009-2013)
- “Implementazione di un sistema di sorveglianza sulle frodi sanitarie ittiche relative alla dichiarazione dello stato di conservazione” (2010-2014)
- Analisi metatrascrittomica mediante Next Generation Sequencing per la caratterizzazione del microbioma di ectoparassiti ematofagi da uccelli migratori (2013-2015)
ZECCHE E ZANZARE: l’Istituto Zooprofilattico di Torino mette in guardia dai loro pericoli
Torna la bella stagione e con lei l’emergenza zecche e zanzare. Difficile immaginare che questi piccoli artropodi possano rappresentare un pericolo per la salute. Eppure zecche e zanzare oltre ad essere molto fastidiose sono in grado infatti di trasmettere agli animali e all’uomo diverse malattie. Al fine di sensibilizzare la popolazione sulle problematiche connesse alla diffusione di zanzare e zecche e alle malattie che possono trasmettere l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino sarà presente con un punto informativo presso il mercato Coldiretti di piazza Cavour a Torino nelle seguenti date: 14 maggio, 11 giugno e 9 luglio. Ricercatori e tecnici di laboratorio saranno disponibili, dalle ore 9.00 alle ore 18.00 circa, per illustrare le problematiche connesse alle principali malattie trasmesse da zecche e zanzare agli animali e all'uomo e le modalità con cui il nostro Istituto organizza, ogni anno, la sorveglianza sul territorio al fine di prevenire la loro diffusione. Adulti e bambini saranno coinvolti in attività pratiche e ludiche grazie alle quali apprenderanno, in modo facile e divertente, quali sono le principali specie di zanzare e zecche presenti sul territorio, il loro ciclo biologico e i potenziali rischi connessi. Nello stand saranno esposti i dispositivi utilizzati per la cattura di zecche e zanzare e verrà fornita una dimostrazione del loro funzionamento. Saranno distribuite inoltre brochure con consigli utili su come proteggersi e a chi rivolgersi in caso di problemi e/o dubbi.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, in collaborazione con altri Enti regionali, porta avanti dal 2011 l’attività di sorveglianza sulle malattie trasmesse da zanzare. Ogni anno, durante la stagione estiva, su tutto il territorio piemontese vengono effettuate catture periodiche di zanzare tramite l’utilizzo di apposite trappole. Dal 2011 circa 90000 zanzare sono state catturate e sottoposte nei laboratori del nostro Istituto ad analisi biomolecolari per la ricerca di virus appartenenti al genere Flavivirus, in grado di causare malattia negli animali e nell’uomo. Tra le specie di zanzara di maggior interesse sanitario si annoverano la zanzara tigre (Aedes albopictus), specie invasiva originaria del Sud Est asiatico, vettore di virus responsabili di malattie nell’uomo come Dengue e Chikungunya, e la zanzara comune (Culex pipiens), vettore dei virus West Nile e Usutu, di cui gli uccelli rappresentano il serbatoio (hanno il virus, ma generalmente non manifestano sintomi) e che possono occasionalmente esseri trasmessi all’ uomo. La sorveglianza entomologica ha permesso di rilevare nel 2014 l’ingresso del virus West Nile sul territorio e monitorarne la diffusione, in particolare tramite indagini su zanzare e uccelli selvatici in cui il virus compare precocemente. Dato l’andamento spesso asintomatico della malattia nell’uomo (solo nell’1% dei casi compaiono sintomi neurologici), le positività riscontrate nei vettori rappresentano campanelli d’allarme preziosi per i Centri trasfusionali, che una volta allertati della presenza del virus sul territorio, possono avviare precocemente i controlli sui donatori, evitando che persone immunocompromesse come quelle trasfuse possano entrare in contatto con il virus.
Oltre alla sorveglianza sulle malattie trasmesse dalle zanzare, l’Istituto ormai da molti anni si occupa della sorveglianza delle malattie trasmesse da zecche. Si tratta di piccoli parassiti di molti animali e dell’uomo che possono trasmettere alcune malattie, come la Borreliosi di Lyme, la rickettsiosi e l’anaplasmosi. Negli ultimi anni l’incidenza di queste patologie è aumentata, in alcuni casi con conseguenze molto serie per la salute umana. Sul nostro territorio sono presenti diverse specie di zecche. La specie più diffusa è Ixodes ricinus (la zecca dei boschi), seguita da Riphicephalus sanguineus (zecca del cane). Entrambe le zecche possono trasmettere malattie all’uomo. Dal 2011 sono pervenute al nostro Istituto più di 800 zecche prelevate dall’uomo. Tutti gli esemplari sono stati identificati e, se prelevati da categorie a rischio (bambini, anziani, immunodepressi o adulti con sintomatologia sospetta), analizzati per la ricerca di patogeni. Circa il 24% dei campioni analizzati sono risultati positivi per batteri appartenenti ai generi Anaplasma, Borrelia e Rickettsia.
Per conoscere meglio le attività dell’Istituto, incontrare gli esperti, vederli all'opera e parlare con loro vi aspettiamo allo stand informativo “Zanzare e zecche: conoscile e proteggiti!”
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